Pink Carbonara con Mortadella Bologna, asparagi e una buona dose (nel calice) di Chiaretto

Lo so, cucino poco, ma che dire, sono sempre in giro a mangiare (o bere) quel che fanno gli altri e quindi il tempo scarseggia. Ieri sera però, nonostante un pochino di stanchezza dopo un mini viaggio in Oltrepo, mi sono messa ai fornelli e ho cucinato questa carbonara un pochino particolare perché non ho usato guanciale o pancetta bensì la Mortadella Bologna Igp tagliata a tocchetti e rosolata velocemente in padella. Poco tempo fa, in occasione di Cibus, la famosa fiera parmense, ho preso parte a #sosfoodblogger, un progetto per la valorizzazione e la salvaguardia dei prodotti Dop ed Igp.

Oltre alla degustazione orizzontale di Grana Padano Dop e delle buonissime Piadine Romagnole Igp, abbiamo assaporato la Signora Mortadella, che io personalmente apprezzo molto semplicemente affettata, ma che in realtà può essere utilizzata per diverse ricette e preparazioni. La ricetta di oggi ne è un esempio.

Carbonara con mortadella e asparagi

Ingredienti per quattro persone: 

  • 400 g di spaghetti alla chitarra (Afeltra)
  • un mazzetto di asparagi verdi 
  • 300 g di Mortadella Bologna Igp (in trancio, non a fette)
  • 4 uova 
  • 100 g di Grana Padano Dop
  • olio
  • sale e pepe

La preparazione è coem mia consuetudine molto semplice e veloce.

Lavare gli asparagi e tagliarli a rondelle in diagonale (sono più carini anche da vedere), sbollentarli per 5 minuti in acqua bollente e salata. Scolare e raffreddare con acqua fredda o ghiaccio in modo da preservare il color verde vivace.

Tagliare a tocchetti di circa un centimetro di lato la Mortadella Bologna e rosolarli in una padella dopo aver scaldato un filo d’olio extra vergine di oliva. Dopo qualche minuti aggiungere gli asparagi.

Cuocere gli spaghetti in acqua salata, scolari qualche minuto prima del termine della cottura e versarli nella padella con il condimento. Continuare a mescolare aggiungendo con il mestolo parte dell’acqua di cottura fino ad ottenerli al dente. Spegnere il fuoco ed aggiungere le uova precedentemente frizionate con sale, pepe nero e Grana Padano Dop.

Amalgamare bene pasta e servire aggiungendo una marea di pepe nero.

A questo punto gli amanti del formaggio possono aggiungere una ulteriore spolverata di Grana Padano. Come scritto sopra a Cibus abbiamo fatto interessanti assaggi di questo prodotto. Di solito si svolgono degustazioni verticali confrontando le differenti stagionature del formaggio, ma in questa occasione abbiamo fatto una “orizzontale” analizzando, guidati dall’esperienza di un formatore del Consorzio di tutela, le peculiarità di Grana Padano della stessa stagionatura ma di diversa provenienza. In questo modo si riesce a capire quanto il gusto finale sia influenzato dalle condizioni climatiche, dalla struttura del terreno, dall’ambiente circostante, dal tipo d’alimentazione e dalle razze bovine utilizzate nella produzione di latte. La zona di produzione di questa Dop include ad oggi 13 province, dislocate in cinque differenti regioni: dal Piemonte all’Emilia Romagna, dal Trentino Alto Adige alla Lombardia e Veneto. E anche in questo caso, un pò come per il vino, da ciascun territorio si ottiene un determinato risultato.

Il colore rosa della Mortadella e la recentissima nona edizione di Italia in Rosa (alla quale hanno partecipato migliaia di persone e che è stata quindi, come da pronostico, un successo) mi ha portato ad abbinare a questo piatto un Chiaretto dell’azienda Turina, fresco, profumato e con una gradevolissima acidità.

Chiaretto Turina

 

 

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. ricettedacoinquiline ha detto:

    Che spettacolo!

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