Tajarin con gamberi, broccolo romano e curcuma

Arianna, è un po’ che non pubblichi ricette…che fine hanno fatto tutti i tuoi piatti?” Usti. Questa domanda, che negli ultimi mesi mi sento rivolgere spesso, mi mette un po’ in crisi… la scusa che adduco è sempre il tempo (non che mi abbondi sto scrivendo a mezzanotte dopo una giornata davanti al computer e in cantina) ma confesso che rimane una scusa. Mea culpa, mi impegnerò di più.

Voglio risollevare la mia coscienza e trovo, nonostante sia tarda notte – per chi legge naturalmente no 🙂 , il tempo di trascrivere la ricetta di questo piatto, consumato ormai un paio di settimane fa insieme a Lucia Bellini e Stefania Pompele che con me scrivono su TerraUomoCielo. Per l’occasione la Pomp :-), birrofila senza cura e malata di analisi sensoriale, mi ha fatto dono di mezzo chilo di splendidi tajarin made in Langa di Mauro Musso e io non ho perso tempo cucinandoli la sera stessa.

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Ingredienti per quattro persone: 

  • 400 g di tjarin di segale bianca Mauro Musso 
  • 12 gamberoni
  • 1 broccolo romano di medie dimensioni
  • 3/4 radici di curcuma
  • 500 g di pomodorini datterini
  • 1 cipolla
  • sale e olio extra vergine di oliva 

Pulire i gamberoni eliminando teste (da tenere da parte), carapace e budellino. Sciacquarli ed asciugarli bene con della carta da cucina.

In una pentola di piccole dimensioni fare un brodetto di pesce con le teste, una cipolla bianca, due pomodori tagliati a metà, una radice di curcuma tagliata a pezzetti ed un pizzico di sale grosso.

Lavare il broccolo romano e spezzettarne le punte, è importante che siano all’incirca tutte delle stesse dimensioni, se occorre si possono tagliare a metà.

Lavare bene i pomodorini, tagliarli in due o quattro parti.

In una padella antiaderenti versare un filo d’olio, scaldarlo e scottare i gamberi per mezzo minuto per lato, aggiungendo un pizzico di sale. Mettere da parte, al caldo.

In una pentola grande portare a bollore acqua salata, aggiungere il broccolo e far cuocere per cinque minuti, aggiungere a questo punto i tajarin.

Nella stessa padella nella quale si è scottati i gamberi far saltare i pomodorini per alcuni minuti a fiamma alta. Scolare la pasta molto al dente e terminarne la cottura in padella aggiungendo un mestolo di acqua di cottura e il brodetto fatto con le teste dei gamberi.

I tajarin rilasciano molto amido che crea un’ottima cremosità #bonus.

Impiattare creando il solito cestino di pasta, aggiungere i gamberi precedentemente scottati e tenuti in caldo e versare in ciascun piatto la parte liquida rimasta in padella. Per finire il tutto, una grattata di curmuma fresca e un filo d’olio (in questo caso ho usato un olio ligure di olive taggiasche).

In abbinamento un Vezzoli Giuseppe Franciacorta Brut s.a. prodotto con 100% di uve Chardonnay, con un basso residuo di zuccheri (da mosto, essendo fatto con il metodo SoloUva), molto fresco in bocca e con dei gradevoli sentori di frutta.

vezzoli franciacorta brut

 

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